Il nuovo Distretto del Cinema nasce da un intervento di rigenerazione urbana su immobili di proprietà comunale, un complesso di edifici (1200mq complessivi), frutto di una ristrutturazione che negli anni Ottanta trasformò un'antica corte rurale in centro civico, che necessitava di recupero e funzionalizzazione.
Il progetto pone al centro la creatività giovanile, motore di un radicale mutamento del rapporto tra giovani e territorio e di uno sviluppo sociale legato ai bisogni di partecipazione e cittadinanza.
Il Comune ha stanziato 420 mila euro per dare seguito al progetto che si è concretizzato in un percorso di riqualificazione e rigenerazione complesso e condiviso con diverse istituzioni e realtà del territorio, per valorizzare una struttura situata all'interno del quartiere Montanara Vigatto.
L'intervento ha beneficiato anche della sponsorizzazione di Iren SpA, che ha contribuito ai fondi per i lavori e per gli acquisti delle attrezzature audio-video.
Le funzioni del Distretto del Cinema comprendono: il Corso di alta formazione di cinema documentario e sperimentale, Officina della Arti Audiovisive, Nuova Sala Civica e la Nuova Foresteria Civica, un luogo dove sarà possibile ospitare giovani creativi, anche tramite progetti di mobilità internazionale.
L'Amministrazione ha voluto creare un Distretto del Cinema, centro di cinematografia volto all'insegnamento inteso nel suo senso più ampio, cercando di coniugare cultura, economia, urbanistica e welfare. Uno spazio quindi che valorizzi la forza del cinema come mezzo di costruzione di una base culturale comunitaria.
Il nuovo Distretto si inserisce in un contesto segnato dalla presenza del Cinema Edison che, grazie all'impegno della Fondazione Solares delle Arti, è luogo di intrecci tra discipline artistiche e luogo di incontri tra cineasti, anche internazionali.
Da un punto di vista culturale quindi il nuovo Distretto del Cinema vuole essere un luogo di riferimento per una comunità di professionisti ed appassionati. Esso si pone come polo di aggregazione culturale della città di Parma.
Lunedì 27 marzo hanno avuto inizio le lezioni del Corso di alta formazione di cinema documentario e sperimentale che metterà in contatto Parma con professionisti, registi ed artisti italiani e stranieri, oltre che docenti di diverse Università, in un percorso formativo unico in Italia. Il corso promosso dalla Fondazione Cineteca di Bologna e dall'Università di Parma, con il sostegno della Regione Emilia-Romagna e del Fondo Sociale Europeo, formerà 16 film-maker selezionati tra oltre 150 curricula pervenuti.
Il Comune di Parma ha stipulato con l'Università di Parma una convenzione con la quale, oltre alla concessione dei locali, ha accordato il comodato gratuito di attrezzature che fanno di questo Corso il più attrezzato d'Italia: 4 postazioni Avid, telecamere e software specializzati per il montaggio audio-video permetteranno agli studenti di unire conoscenze teoriche a una importante parte pratica nella produzione cinematografica.
Tra i docenti del Corso figurano alcuni dei professionisti più riconosciuti nel campo del cinema documentario e sperimentale e non solo, tra cui Alessandro Rossetto, Ilaria Fraioli, Giovanni Piperno, Gianluca Costamagna, Marco Bertozzi.
Dopo una prima parte di didattica in aula e sul campo, gli studenti, divisi in gruppi, avranno modo di sviluppare nella seconda parte del corso, come project work, un film, seguendone la produzione dalle fasi di sopralluogo e scrittura, fino alle riprese e alla post-produzione.
L'Officina delle arti audiovisive è affidata alla gestione di Prospettive SCS che avrà il compito di animare questo spazio facendolo diventare luogo di crescita e formazione per i giovani del territorio.
L'Officina, attraverso la connessione con il Cinema Edison e la Scuola di Alta Formazione in Cinema documentario e sperimentale, intende aggregare una community capace di dar vita ad uno spazio culturale dedicato ad incontri, seminari e dibattiti, esposizioni, letture, storytelling e performance.
Sul modello di Officine On/Off sarà creato uno spazio di condivisione per aiutare i giovani coworker ad entrare in contatto con altri giovani creativi e professionisti, stimolando il loro senso di appartenenza e comunità.
Il nuovo Distretto del Cinema è "un luogo creativo in dialogo con la città ed il territorio".
Così lo definisce all'inaugurazione il delegato del rettore dell'Univertità di Parma, Michele Guerra.