La biblioteca Guanda festeggia con grande piacere i 90 anni di Gian Carlo Artoni, nato il 15 aprile del 1923, grande protagonista di una stagione irripetibile. Era la stagione dei caffè, dei tavolini in piazza Garibaldi che non erano ancora stati ingabbiati dai gazebo, delle - allora pochissime - automobili che potevano entrare in piazza Duomo. Poi sono arrivati i sensi unici e le Ztl, le movide, Internet e il wi-fi... Nostalgici? No, perchè proprio le biblioteche per prime devono saper vedere e intercettare il cambiamento, individuandone e sviluppandone le positività: un'istruzione, e un benessere, più accessibili per fasce sempre più ampie di popolazione, una diffusione capillare e immediata dell'informazione, la possibilità di superare le distanze per i contatti interpersonali. Ma se le biblioteche devono proiettarsi nel futuro, devono anche ricordarsi e ricordare il passato, e in particolare la storia locale, fatta di uomini il cui valore non si misura solo in termini artistici, ma anche dall'impronta, personale e particolarissima, che sono riusciti a imprimere alla "loro" città. E' questa l'anima di una città, quello che la distingue, la rende in qualche modo unica.
E negli anni '50-'60, il clima culturale parmigiano era un generoso gruppo di intellettuali con la voglia di "darsi da fare", un'Officina Parmigiana appunto, come vennero felicemente battezzati da Pasolini, che riconobbe in loro uno dei più vivaci movimenti poetici del secolo scorso.
Gian Carlo Artoni è stato uno dei maggiori protagonisti di questo gruppo, insieme a Mario Colombi Guidotti, amico dal liceo di cui ricorderà la prematura scomparsa istituendo un concorso letterario a suo nome, e ad Attilio Bertolucci. E' nel gruppo dei fondatori del "Raccoglitore" e della rivista "Palatina".
Un vita in parallelo, tra la passione per la poesia, che a nemmeno vent'anni, nel 1941 lo ha spinto a pubblicare le sue prime poesie nella rivista "Pianura" - seguiranno Poesie, Guanda, 1949, poi La villa e altre poesie, 1956 e nel '63 per la collana Mondadori "Lo specchio", Lo stesso dolore - e la professione di avvocato, che lo ha portato ad essere Presidente del Consiglio dell'Ordine dal '73 all'89. Una vita piena, a cui non è mancato nemmeno l'impegno politico, che lo ha fatto eleggere consigliere comunale e capogruppo del Partito Liberale Italiano a Parma, una vita mai condotta "nelle fila di" ma sempre fedele ai propri principi di rigore e di indipendenza.
Programma
Saluto di Giancarlo Gonizzi, Presidente dell'Istituzione Biblioteche del Comune di Parma.
Conduce Giuseppe Marchetti, con letture di Paolo Briganti e Mirella Cenni.
Interventi di Giuseppe Marchetti, Paolo Briganti, Isa Guastalla ed Emilio Zucchi, e naturalmente, di Gian Carlo Artoni, che ringraziamo per i migliori anni della sua vita, per essere riuscito a farla diventare patrimonio di tutti.