Ti trovi in Home page>I Racconti di Natale - il tempo delle iene di Carlo Lucarelli

Data: 17 Dic 2015

I Racconti di Natale - il tempo delle iene di Carlo Lucarelli

Lascia un CommentoStampa la notiziaCondividi su facebook
lucarelli sito

 

“Sono forse già dieci anni che manco da Parma”. Carlo Lucarelli è tornato nella città dove è nato per i Racconti di Natale, la rassegna natalizia delle Biblioteche Comunale. All’Auditorium di Palazzo del Governatore è andato in scena grazie alla conduzione dello storico Daniele Marchesini il suo nuovo romanzo “Il tempo delle iene”. Un poliziesco coloniale.

La luce che fa da filo conduttore ai Racconti e alla Mostra dell’Università al Governatore, di cui Lucarelli ha apprezzato la sezione dedicata al cinema, con lanterne magiche e antichi proiettori, in cui questo appuntamento era quella della storia. Storia che illumina fatti poco conosciute, storie volutamente sepolte dalla memoria. Storia che raccoglie in una serie di romanzi (questo è il terzo) il racconto di una vicenda con cui l’Italia non ha ancora fatto i conti. “Per scrivere il tempo delle iene ho studiato anche i diari del governatore Martini. Diari in cui si rintraccia un pensiero preciso, un disegno sulla colonia Eritrea. Non era necessario fondare scuole per la popolazione indigena, i bianchi erano quelli istruiti e gli indigeni dovevano spostarsi, semplicemente sparire da quei territori. Come gli indiani d’America con l’arrivo dei pionieri”. L’immaginario stereotipato degli italiani d’Africa, tutti con i baffi e la sigaretta in bocca, l’esercito regio che subì la più clamorosa sconfitta di truppe europee in territorio africano ad Adua, viene scomposto in una storia corale dove oltre all’indagine per i morti impiccati ai sicomori viene fotografo un mondo scomparso. “Dall’ottava vibrazione scrivo viaggi nel tempo nell’Eritrea di fine 800. Ho sposato una donna eritrea e ho accumulato negli anni molte suggestioni di questi luoghi oltre ad aver approfondito il rapporto con l’Eritrea studiando. Io sono poi cresciuto a Parma, in Via Bottego, il fascino di quel periodo, di quelle esplorazioni forse mi arriva anche da lì.

La scintilla è venuta, nel concreto, per il Bicentenario dell’arma dei Carabinieri, quando mi è stato chiesto di scrivere un romanzo che avesse protagonista un carabiniere appunto”. Da Albergo Italia i protagonisti hanno rimandi autobiografici ”Sherlock Holmes, il carabiniere Colaprico, è preciso a Piero Colaprico di Repubblica e Watson-Ogbà è ispirato al nonno di mia moglie. Un plot poliziesco, ma anche una storia di amicizia tra un bianco e un eritreo, una storia di integrazione, dove gli italiani esercitano il controllo, ma gli indigeni si permettono di dire che questi italiani non vanno presi troppo sul serio quando si arrabbiano, o che fanno sempre cose inutili. “Il nonno di mia moglie combattè per sette anni contro i parassiti nel suo pezzetto di terra. Poi si arruolò come zaptiè a fianco degli ufficiali regi per tirare avanti”

L’intrigo trattando di cose italiane è sempre un po’ noir e un po’ politico. “E’ un romanzo che si nutre di elementi veri, e non ho esaurito ancora il mio viaggio in Eritrea. Forse perché quando oggi arrivano i barconi a Lampedusa pensiamo che quelle persone siano un’altra cosa. Invece per sessant’anni siamo stati molti vicini. E’ un periodo che facciamo fatica a capire perché esce dagli schemi. Nelle colonie vigeva, ad esempio, il madamato, le mogli morganatiche di unioni meticce tra soldati e donne eritree con conseguente abbandono dei figli. Il romanzo aiuta ad entrare in un mondo, a camminare per le città bianche costruite dagli italiani con la polvere rossa che si solleva camminando e annebbia la vista, ad accettare come gli italiani possano essere quelli dell’arte, delle invenzioni, brava gente, ma che nel corso della storia hanno anche compiuto azioni che non è utile dimenticare. Insomma come scrive nei suoi diari appunto il Governatore Martini: ”Chi dice che gli italiani non sanno quello che vogliono? Su certi punti, anzi, siamo irremovibili. Vogliamo la grandezza senza spese, le economie senza sacrifici e la guerra senza morti. Il disegno è stupendo: forse è difficile da effettuare.

info:

Giovedì 17 dicembre 2015, ore 21.00, Palazzo del Governatore

Calendario degli eventi

Biblioteche del Comune di Parma - V.lo Santa Maria 5, 43125 Parma (PR)

Usiamo i cookie
Questo sito utilizza i cookie tecnici di navigazione e di sessione per garantire un miglior servizio di navigazione del sito, e cookie analitici per raccogliere informazioni sull'uso del sito da parte degli utenti. Utilizza anche cookie di profilazione dell'utente per fini statistici. Per i cookie di profilazione puoi decidere se abilitarli o meno cliccando sul pulsante 'Impostazioni'. Per saperne di più, su come disabilitare i cookie oppure abilitarne solo alcuni, consulta la nostra Cookie Policy.
Il sito utilizza cookie tecnici per analizzare il traffico da e verso il sito. I cookie tecnici consento anche di fornire un migliore servizio di navigazione sul sito, e raccolgono informazioni di navigazione a questo scopo.
I cookie di Web Analytics Italia sono usati per analizzare la navigazione sul sito al fine di migliorarla e fornire all'utente un'esperienza di navigazione migliore possibile.
I cookie di Matomo sono usati per analizzare la navigazione sul sito al fine di migliorarla e fornire all'utente un'esperienza di navigazione migliore possibile.
I cookie di Google Re-Captcha sono usati per analizzare la navigazione sul sito al fine di migliorarla e fornire all'utente un'esperienza di navigazione migliore possibile.
Il sito utilizza cookie di profilazione per analizzare il comportamento e le scelte degli utenti al fine di proporre contenuti mirati corrispondenti al profilo dell'utente
I cookie di profilazione di Youtube permettono di mostrarti le pubblicità che potrebbero interessarti di più, fare analisi di accesso alla pagina e sul comportamento dell'utente, facilitare l'accesso ai servizi di Google.