Dal 3 marzo al 30 ottobre 2020 lo spazio espositivo LaZona - Centro Cinema Lino Ventura ospita la mostra “Forse piove” del fotografo Pietro Bandini.
Bianco e nero, nero e bianco sono i protagonisti della mostra del fotografo, una nota di stacco in questo mondo ormai caratterizzato dall'agitarsi convulso di colori e forme dalla durata di brevi istanti, o comunque emblemi di un'epoca ben delimitata. Si tratta dell'espressione più profonda ma immediata della vita e delle emozioni, entrambe abbandonate alla libera interpretazione di chi assiste agli universi surreali racchiusi entro i confini delle immagini di Pietro Bandini.
Una delle principali doti di Bandini è la capacità di raccontare e suggerire storie; attraverso i suoi scatti coglie attimi e momenti casuali, dal suono di uno sguardo al momento in cui questo si rivela.
Svincolato da qualsiasi stereotipo tradizionale, tutto di questa arte umana è lasciato alla soggettività individuale, un'arte capace di toccare ogni singola corda dell'essere umano per farne riaffiorare emozioni e ricordi passati e suggerire immaginari futuri.
Scatti che si saldano istantaneamente ad un'interpretazione del proprio mondo interiore presente e passato: l'immagine non permane focalizzata nella certezza del momento, ma chi assiste all'esposizione immagina sempre un prima e un poi assoluto.
Pietro Bandini
Pietro Bandini si muove attorno a Parma. Fotografo ufficiale del Parma Frontiere Festival e socio fondatore dell'agenzia fotografica di cultura e spettacolo Phocusagency.
Da anni conduce una personale ricerca dell'immagine volta non a riprodurre quello che i nostri occhi possono vedere, ma a fotografare quello che i nostri occhi possono immaginare.
Le suggestioni dalle immagini evocate accompagnano lo spettatore all'interno delle proprie personali emozioni, rivelando così un ventaglio aperto di possibilità percettive.
Paesaggi della memoria estranei ad un tempo definito e non riconducibili ad una univoca realtà, ma a molteplici e individuali stati del sentire. Le fotografie sono realizzate con pellicole in bianco e nero e senza interventi di postproduzione e montaggio digitale.