Nel percorso tracciato da Con-versi-amo, che intervalla poeti italiani e stranieri, si inserisce la straordinaria figura di Ezra Pound, il poeta, saggista e traduttore statunitense, che passò la maggior parte della sua vita in Europa e in particolare in Italia.
Fu uno dei protagonisti del modernismo e della poesia del XX° secolo, ma la sua ammirazione per Mussolini e Hitler, con il sostegno espresso pubblicamente alla Repubblica di Salò, lo portò ad essere processato e condannato negli Stati Uniti per tradimento. Venne dichiarato incapace e passò molti anni in un manicomio, prima di essere liberato e poter tornare in Italia, dove trascorse gli ultimi anni. 
Una vicenda umana controversa e struggente che ha talvolta finito per oscurare il suo eccezionale valore di poeta. Giuseppe Marchetti, finissimo critico  di "lungo corso" ripercorrerà una poesia che tutti sanno essere straordinaria, ma che forse pochi hanno effettivamente letto, e pochissimi possono dire di aver compreso, per quanto sia possibile comprendere un gigante del '900.

Francesca


Venivi innanzi uscendo dalla notte
recavi fiori in mano
ora uscirai fuori da una folla confusa,
da un tumulto di parole intorno a te.
Io che ti avevo veduta fra le cose prime
mi adirai quando sentii dire il tuo nome
in luoghi volgari.
Avrei voluto che le onde fredde sulla mia mente fluttuassero
e che il mondo inaridisse come una foglia morta,
o vuota bacca di dente di leone, e fosse spazzato via,
per poterti ritrovare,
sola.