Quella sera, quando Quimet l’aveva invitata a ballare, in piazza del Diamante c’era la musica e tutto il quartiere danzava. Natàlia prima esita, ma poi, visto che lui è affascinante e deciso, gli prende la mano. Inizia così la loro storia d’amore, a cui seguirà il matrimonio e la nascita dei figli.
Una mattina, Quimet trova un colombo ferito sul davanzale. Ha un’idea, vuole allevarli per rivenderli e inizia a riempire il solaio di uccelli. I bambini li amano, Natàlia li detesta.
Poi arriva la guerra che distrugge la città e spazza via le loro semplici vite. Natàlia rimane a Barcellona e lotta per sfamare la famiglia, Quimet parte per il fronte per combattere i fascisti e, uno a uno, i colombi volano via.
Con una toccante intensità, Rodoreda più che raccontare suggerisce con la sua voce delicata i sentimenti, la sensibilità, la complessità dell’animo femminile.
La piazza del Diamante è uno dei più bei romanzi su Barcellona e sulla guerra civile spagnola, una pietra miliare della letteratura europea del Novecento.
Postfazione di Claudia Durastanti
Ogni mese il gruppo I lettori della Guanda si riunisce per discutere del libro scelto, in modo informale, aperto e accogliente, dando spazio alla narrativa contemporanea e ai classici moderni così da scoprire nuovi autori e far conoscere i propri scrittori preferiti agli altri. Chiunque voglia partecipare per condividere le proprie passioni e i propri gusti letterari è il benvenuto.
I libro del mese di dicembre dei Lettori della Guanda è "La piazza del Diamante" (La Nuova Frontiera, 2020) di Mercè Rodoreda.
Quella sera, quando Quimet l’aveva invitata a ballare, in piazza del Diamante c’era la musica e tutto il quartiere danzava. Natàlia prima esita, ma poi, visto che lui è affascinante e deciso, gli prende la mano. Inizia così la loro storia d’amore, a cui seguirà il matrimonio e la nascita dei figli.Una mattina, Quimet trova un colombo ferito sul davanzale. Ha un’idea, vuole allevarli per rivenderli e inizia a riempire il solaio di uccelli. I bambini li amano, Natàlia li detesta.Poi arriva la guerra che distrugge la città e spazza via le loro semplici vite. Natàlia rimane a Barcellona e lotta per sfamare la famiglia, Quimet parte per il fronte per combattere i fascisti e, uno a uno, i colombi volano via.
Con una toccante intensità, Rodoreda più che raccontare suggerisce con la sua voce delicata i sentimenti, la sensibilità, la complessità dell’animo femminile.La piazza del Diamante è uno dei più bei romanzi su Barcellona e sulla guerra civile spagnola, una pietra miliare della letteratura europea del Novecento.
Postfazione di Claudia Durastanti
Mercè Rodoreda (1908-1983), è la scrittrice più letta e tradotta della letteratura catalana. Politicamente impegnata nell’attività antifascista, dopo la vittoria di Franco sceglie la via dell’esilio. Tornerà in patria solo nel 1972. I suoi grandi romanzi, La piazza del Diamante, Aloma, Via delle Camelie, Specchio infranto e Giardino sul mare sono tutti pubblicati da La Nuova Frontiera.