Ogni mese il gruppo I lettori della Guanda si riunisce per discutere del libro scelto, in modo informale, aperto e accogliente, dando spazio alla narrativa contemporanea e ai classici moderni così da scoprire nuovi autori e far conoscere i propri scrittori preferiti agli altri. Chiunque voglia partecipare per condividere le proprie passioni e i propri gusti letterari è il benvenuto.
Il libro del mese di gennaio dei Lettori della Guanda è Il dolore perfetto di Ugo Riccarelli (2012).
Alla fine dell'Ottocento un uomo parte da una città del Sud per raggiungere Colle, un paesino toscano. È il Maestro, giovane anarchico che, in questo luogo insieme reale e fiabesco, decide di unire la propria vita a quella della vedova Bartoli. Dal loro amore nascono Ideale, Mikhail, Libertà e Cafiero: figli dai nomi carichi di speranza che dal padre erediteranno i sogni e la fede nell'utopia. A Colle vivono anche i Bertorelli, ricchi commercianti di maiali. Due famiglie che si uniscono quando la dolce e saggia Annina si innamora di Cafiero... Dagli ultimi anni dell'Ottocento alla fine del secondo conflitto mondiale, le vite dei protagonisti, i loro amori, le nascite, i sogni, i tradimenti e le riconciliazioni si intrecciano alle trasformazioni imposte dal progresso, dalle guerre, dalle lotte sociali in un romanzo che ha il profumo dei racconti ascoltati attorno al fuoco nelle sere d'inverno.
Ugo Riccarelli, nato a Ciriè nel 1954 da una famiglia toscana, ha vissuto a lungo a Roma.
"Per molto tempo - scriveva sul suo blog - mi sono occupato di azione e promozione culturale in campo scolastico e teatrale, aprendo un cineclub, fondando un gruppo teatrale, lavorando in biblioteche civiche. Nel 1985 ho iniziato il mio percorso di emigrante al contrario, cominciando a scendere a Sud, verso Pisa dove ho vissuto per 16 anni continuando ad occuparmi di teatro. È di questo periodo la collaborazione con Il Teatro del Tè diretto da Claudio Neri, con il quale ho realizzato 'Tango delle notti bianche e Garrincha. Mi sono inoltre occupato di di comunicazione e sono stato addetto stampa al Comune nell'Ufficio Stampa più letterario d'Italia diretto da Athos Bigongiali. Nel 1998, infatti, io vinsi il Selezione Campiello e lui entrò in cinquina al Viareggio".
Aveva subìto qualche anno prima della scomparsa un trapianto di cuore e polmoni in Inghilterra.
Vincitore del Premio Campiello nel 2013 con il suo ultimo romanzo L'amore graffia il mondo, purtroppo morì prima di essere premiato.
Nel 1995 aveva pubblicato Le scarpe appese al cuore il suo primo libro (Premio Chianti), poi era arrivato il Premio Selezione Campiello nel 1998 con Un uomo che forse si chiamava Schulz, e lo Strega con Il dolore perfetto.