In queste pagine, troviamo Paolo Cognetti e Antonia Pozzi, due voci che si incontrano, che dialogano pur lontane nel tempo. Due persone con passioni comuni e uguale devozione alla parola. Di Antonia, Paolo Cognetti ci racconta la vita e lo fa con sguardo pieno di amore e ammirazione. Viene tracciata una mappa in questo libro, una mappa di luoghi e di memoria. Leggiamo le prime poesie di Antonia Pozzi e poi le ultime, osserviamo le sue fotografie delle cime tanto amate, ci immergiamo nelle lettere, piene di nomignoli e affetto, scritte agli amici del cuore, ai genitori e ad amori che faticano a sbocciare e poi finiscono. Queste lettere dove c'è tutta la sua passione per la montagna, ci mostrano anche la sua voglia di crescere e la tremenda paura di non sapere dove sta andando. Le sue insicurezze e la sua improvvisa e volitiva energia. 

Chi è l'Antonia? è la riposta a questa domanda ciò che cerchiamo decidendo di aprire questo libro. Lo chiudiamo con la sensazione che sarebbe stato così bello conoscerla, che è un dono avere le sue poesie, che aveva il talento di una fotografa e la forza di una alpinista. E, come conclude Paolo Cognetti nel libro, ci chiediamo con rimpianto "chissà com'era sentirla ridere".