La cifra stilistica di Laura Puglia è di quelle che non ammettono accostamenti o apparentamenti: è unica, originalissima, riconoscibile. E da ciò scaturisce una scrittura che, in forma di poesia, assicura percorsi impensabili, sorprendenti. Il tema è sempre diverso, trattato con sapienza compositiva, con il gusto ed il piacere di spaziare dal sociale all'impegno civile; dalla rievocazione del passato all'attualità del quotidiano; dagli sguardi sulle città e sui luoghi, alla mimetizzazione con minerali ed alberi, fino a sintetizzare i pensieri con folgoranti spunti di carattere scientifico. Ecco, allora, la poesia farsi documento, denuncia, grido di protesta, pennellata cromatica, delicato canto lirico e strumento per mettersi in gioco.

Dall'introduzione di Eugenio Rebecchi

Approdo

Campagna di verde denso
corpo setoso e teso
come corda
impastata d'argilla
fessure di muri
per ruvidi ramarri.
Non c'è ortica che bruci
ferite d'uranio
nè scarabeo immolato
sull'ara deserta.
Un remo ripiegato
attende
la certezza di un approdo.