La storia inizia con una colazione lenta e con la posta da aprire.
Il protagonista di questa è un alto funzionario ministeriale di mezza età, Leonida, che dobbiamo immaginare con un bel viso soddisfatto e sicuro di sé, un uomo di umili origini che ha sposato una donna ricca e nobile con cui trascorre una vita levigata, ineccepibile. Ha da poco compiuto 50 anni e mentre si appresta a iniziare la giornata, il suo occhio cade sulla busta di una lettera. La calligrafia gli sembra conosciuta, parla una lingua che Leonida credeva morta.
Basta questo e le increspature del passato invadono il suo quotidiano.
La lettera è una richiesta d'aiuto da parte di una donna talmente tanto amata da rendere necessario dimenticarla per poter cambiare vita. Nella mente di Leonida, tutto quello che aveva cercato di nascondere riaffiora inesorabile: un amore lontano, una vita che non ha voluto, il suo riscatto messo in pericolo.

Franz Werfel, con delicatezza e acume, tratteggia una società immobile e cieca e un uomo che zoppica con le sue mediocrità e non sa accettare la possibilità di perdere ciò che ha conquistato e che, ora, gli sembra suo di diritto.

 
Poche e intense pagine che non sarà possibile dimenticare velocemente.