Torna come ogni anno ArchiGiorni, un’agenda-almanacco dedicata all’architettura e alle arti. È un piccolo volume che ogni volta raccoglie notizie di anniversari specifici del mondo dell’architettura, nascite e morti di architetti, completamenti e inaugurazioni di edifici, pose di prime pietre, mostre, eventi, pubblicazioni di testi fondamentali di architettura, premi, e tutto ciò che attiene al mondo dell’architettura, agli architetti e alle loro opere, che riporta notizie appartenenti al mondo delle arti sorelle dell’architettura, e altre che toccano l’architettura in modo tangente o che su di essa hanno una ricaduta o un’influenza riguardando la cultura in generale.
Una cronologia, in apertura, elenca gli accadimenti a ritroso, dai più recenti ai remoti, raccogliendo quelli di cui è noto solo l’anno. Le pagine, giornaliere, riportano in alto gli accadimenti che accompagnano in basso con brevi frammenti antologici, piccoli testi scritti da autori in quel giorno ricordati o riferiti a opere in quel particolare giorno menzionate. È un modo per onorare una disciplina amata e per accompagnare il fruitore nella meditazione.
Non mancano le figure: compaiono disegni che rappresentano una selezione di opere che celebrano l’anniversario, inseriti tra le pagine in modo da scandire il tempo; sono disegni a filo d’inchiostro, di mano dell’autrice, come la grande A in copertina inscritta in un quadrato e in un cerchio.
ArchiGiorni ha collezionato negli anni estimatori e utilizzatori fedeli, ma si rivolge a tutti, architetti e non, a chi ama l’architettura e l’arte, appassionati, sognatori, visionari, a chi sceglie la bellezza.
La presentazione dell’edizione 2026 è accompagnata dall’esposizione dei disegni in originale.
L’evento all’Oratorio Nuovo prevede l’intervento di architetti studiosi che commentano e criticano il lavoro presentandolo e la possibilità di vedere dal vivo e da vicino i disegni originali creati appositamente per ArchiGiorni.
Antonella Cabassi (Parma, 1960), architetto e insegnante, ha da sempre ha affiancato al suo lavoro di progettista un’intensa attività di studio e ricerca. È stata docente di Composizione architettonica e di Rappresentazione dell’Architettura alla Scuola di Architettura del Politecnico di Milano. Alla sua città, Parma, ha dedicato numerosi studi (architettura, architetti, storia). Attualmente insegna, tiene conferenze, conduce ricerche, cura mostre e si occupa della costruzione di archivi di Architettura.