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Letto, riletto e riscritto. V edizione 2020. I vincitori

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Hanno partecipato alla V edizione 17 classi dei Licei G. Ulivi, A. Bertolucci e G.Marconi.

La premiazione si è tenuta il 28 maggio con un web meeting cui ha preso parte lo scrittore Niccolò Ammaniti

 

La classifica finale

PRIMA CLASSIFICATA:  Alinovi Chiara, Liceo  Bertolucci, 1 E

Insieme contro il mondo

La missione salvifica di Olivia acquista toni epici nel racconto di Chiara. Olivia obbliga Lorenzo ad uscire dalla cantina, in quel mondo che lui considera sbagliato e che nel frattempo è come impazzito. Ogni riferimento è perso. Il mondo è devastato da una epidemia. Bisogna intraprendere un viaggio avventuroso alla ricerca di una comunità ove gli uomini ancora conservano sentimenti umani, che è viaggio anche alla ricerca di se stessi. II viaggio ha esito positivo. Lorenzo è in salvo. Ma Olivia, esaurita la sua missione, di nuovo scompare. Non c’è un destino per Olivia e Lorenzo insieme. Scrive Chiara: “ Molti sono morti ma l’umanità ha avuto la meglio. Olivia non è mai tornata.” Olivia è la guida, quasi un nuovo Virgilio, che lo accompagna nel viaggio in un mondo pericoloso e strano che molto somiglia alle storie fantastiche che Lorenzo si raccontava. Questo mondo in cui la realtà ha il sapore della finzione è il mondo in cui davvero Lorenzo può in qualche modo sentirsi a suo agio, può mettersi in cammino, rinunciare alla tentazione nascondersi. Esser solo e con gli altri, insieme. Di passaggio e molto in breve non si possono non notare almeno due aspetti che fanno di questo scritto un testo complesso e poliedrico:

Primo punto: l’allegoria del viaggio di redenzione che tanto richiama la Commedia di Dante. Chiara scrive: “mi trovai nel bel mezzo di un bosco, ma guardando in alto verso il cielo, quasi a cercare conforto, lo trovai: in cima al monte, proprio di fronte alla nostra grotta, si innalzava una vecchia struttura circondata da alte mura”.

Un secondo punto: il riferimento all’opera complessiva dell’autore del testo su cui è stata eseguita la variazione, cioè ai romanzi di Ammaniti. La variazione sembra costituire un collegamento narrativo, una sorta di intarsio, con l’ultimo romanzo di Ammaniti, Anna, in cui si racconta appunto di una epidemia e di una viaggio alla ricerca della salvezza.

SECONDA CLASSIFICATA: Annalisa Coppellotti, Liceo Bertolucci, 2 G

Annalisa maneggia con grande abilità diversi registri narrativi in cui convoglia pulsioni estreme ed opposte ma che ruotano intorno alla figura dell’annullamento: annullamento dell’altro (l’istinto potente di uccidere Olivia) e annullamento di sé nell’altro (la lotta sensuale in cui i due fratelli perdono i limiti del proprio sé e si confondono con l’altro). Dapprima Annalisa prepara il registro della fiaba: Lorenzo risveglierà Olivia dalla morte imminente con un bacio. Poi lascia spazio ad una narrazione dalla forte connotazione sensuale in cui i corpi lottano per cercare di catturare l’energia vitale dell’altra persona. Lorenzo si annulla lasciando che Olivia usi il suo corpo. Tutto lo spazio della narrazione è occupato da una dimensione fisica, elementare, essenziale, in cui i corpi che lottano e si avvinghiano cercano l’uno nell’altro la volontà di vivere, senza spazio per la coscienza e i suoi dubbi. Da questa dimensione animale Lorenzo riemergerà infine con una consapevolezza nuova, potendo dire a se stesso: “ Mi sentivo più forte. Stavo diventando grande”.

TERZI CLASSIFICATI

- Martina Gabella e Giulia Allegri,   Liceo Ulivi 2B

Lorenzo trova una lettera di Olivia, dopo la sua morte, in cui racconta i suoi tormenti e gli chiede di ricordarla, come presagendo la propria scomparsa. Ma la scoperta più terribile è che la lettera gli era stata sottratta dal padre che così ha finito per “vestire i panni del boia” come scrivono Martina e Giulia. E’ una riflessione sul nostro destino individuale, nel cui orizzonte crediamo di muoverci liberamente. Anche se talvolta constateremo che qualcosa o qualcuno ci ha imposto una direzione o ci ha celato un orizzonte, dobbiamo continuare a giocare come se, sempre, le nostre azioni fossero la nostra completa e assoluta responsabilità

- Marco Papani,  Liceo Marconi 1B

Lorenzo viene incastrato dal Cercopiteco e da Nihal che lo sorprendono a rubare le birre e lo conducono davanti alla madre per una sorta di processo sommario. E’ ancora un mondo dove è necessario nascondersi, o meglio camuffarsi, ma piano piano sorge e trova spazio la consapevolezza nuova che si può diventare ciò che si è. Sorge nel sogno, dapprima. Il processo era un sogno. Ma svegliatosi Lorenzo conferma e precisa a se stesso questa nuova coscienza. Per una volta sogno, finzione e realtà sembrano trovare una direzione e una meta comune.

 

QUARTI CLASSIFICATI

- Petrella Marco,   Liceo Ulivi, 2B

Scrive Petrella di Lorenzo. “Non mi accorsi che ero sporco di polvere finché l’edicolante non lo disse”. Lorenzo è impolverato perché costantemente si nasconde. Anche in ospedale, sorpreso dall’arrivo della madre si nasconde sotto il letto di nonna Laura e assiste alla sua morte. Assiste al pianto straziante della madre. “Come se la frustassero” scrive Petrella. Per Lorenzo stare nascosto è la condizione naturale. Appare strano e inquietante il mondo dai suoi nascondigli. Ma anche, da quei nascondigli e in quei nascondigli coglie talvolta squarci di verità.

- Matteo Mariotti,  Liceo Ulivi, 2 E

Ultimo addio

Le liti nella cantina, ma poi il ballo, le birre, le confidenze, le promesse. Tutto il valore e l’autenticità della vita sono per Olivia e Lorenzo racchiusi in quei momenti. “Il mondo stesso (fuori da lì) è una bella bugia” scrive Olivia prima di morire. Questo momento è talmente denso e significativo che Matteo riscrive un finale in cui i due fratelli hanno l’occasione di rivivere, con le stesse sfumature e gli stessi accenti, il ballo sulle note di Montagne verdi. Dieci anni dopo. In ospedale. Solo ora ad Olivia è concessa la pace che in vita non ha mai trovato.

- Diego Ficarra, Eugenio Sacchetti, Simone Pasqualis, Diego Artusi, Liceo Bertolucci, 1 A

Lorenzo racconta una storia alla nonna, durante la visita in ospedale, che è curiosamente costruita partendo da alcuni oggetti della sua infanzia: un orso robot, una barbie, un disco di Marley. Sono anzi gli oggetti stessi che costruiscono la storia, come i residui diurni confluiscono nel sogno e ne indicano lo svolgimento. La storia si racconta da sé (come a volte la nostra stessa vita) e si conclude con il ballo di Lorenzo e delle nonna, anticipando l’altro ballo, quello con Olivia, che più tardi diventerà lo snodo e la soluzione della storia di Lorenzo e Olivia.

 

Biblioteca Civica - V.lo Santa Maria 5, 43125 Parma (PR)

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