La biblioteca Guanda e l’associazione VocInArte sono liete di invitare il pubblico alla rassegna CON-VERSI-AMO LA POESIA - AUTUNNO 2025, che si terrà da venerdì 12 settembre a venerdì 24 ottobre, sviluppandosi su tre appuntamenti.
In occasione del secondo incontro, martedì 14 ottobre alle ore 17, verranno presentati i libri di poesie Pronome personale II persona singolare di Lucilla Trapazzo e Farfalla di Mari Kashiwagi.
Le due opere, entrambe pubblicate da Bertoni Editore, verranno presentate in dialogo con Luca Ariano. Seguiranno le letture di Emanuela Rizzo e di Sabrina De Canio.
Dalla prefazione di Giuseppe Napolitano di Pronome personale II persona singolare:
"Una scansione del verso che è sistole e diastole, sincopato rincorrersi di accenti – canto a due che si fonde in un disteso imeneo, si potesse ancora scrivere un inno così… Ma qui, quasi per incanto – e lei stessa sembra stupirsi di come sia possibile: “Oh, quest’io che precipita nel noi”… –, Lucilla Trapazzo dispone della sua materia poetica e sentimentale (sentimento di poesia e poesia che si fa senso) nel modo in cui ormai, sempre più matura nella sua consapevolezza di donna che scrive (di donna che si scrive), sa costruire ogni frammento di un discorso esistenziale. Perché qui, appunto, è l’esistenza nella sua totalità vissuta che diventa espressione lirica, si fa canto condiviso, è poesia. Mi dilungherò, ma questo libro suscita, e merita, un’ampia riflessione non soltanto sulla tematica d’amore in cui si circoscrive, ma sull’amore in senso lato, sull’idea – diremmo platonica – dell’amore. È un po’ come Beatrice, “cosa venuta da cielo in terra…” – oggi ai miracoli, forse nemmeno agli angeli, chi ci crede più? ma il poeta sì, al poeta interessa l’amore in sé, non il soggetto da trasformare (e come tale cantare) in oggetto d’amore."
Dalla prefazione di Lucilla Trapazzo di Farfalla:
"Accostarsi ai versi delicati di Farfalla, raccolta di Mari Kashiwagi che ci narra il mondo e l’essenza di una farfalla, significa abbandonarsi con fiducia alla grazia sconosciuta del volo, alla curiosità dello sguardo incontaminato dei bambini, allo stupore sempre nuovo della vita, all’inafferrabile. Il primo elemento che cattura del libro è la contemporaneità di leggerezza e armonia dei versi – ovvero la gioia immediata e spontanea delle piccole cose – e un senso di profonda umanità, filosofica e spirituale, capace di sedurre anche la parte più speculativa del pensiero. Mari Kashiwagi, con le sue poesie, ci offre una visione del mondo che interpreta la natura illuminata e impermanente della realtà: insomma quell’elan inafferrabile che abbraccia la sostanza della vita nel suo costante mutare, nella sua perfetta imperfezione e che è parte integrante della cultura, della vita e dell'arte giapponese."