Ogni mese il gruppo I lettori della Guanda si riunisce per discutere del libro scelto, in modo informale, aperto e accogliente, dando spazio alla narrativa contemporanea e ai classici moderni così da scoprire nuovi autori e far conoscere i propri scrittori preferiti agli altri. Chiunque voglia partecipare per condividere le proprie passioni e i propri gusti letterari è il benvenuto.
Il libro del mese di aprile dei Lettori della Guanda è La promessa di Friedrich Dürrenmatt (1958).
È il più brillante dei commissari di Zurigo, Matthäi, anche se certo non il più benvoluto. È geniale, sì, ma solitario, impassibile - e maneggia l'apparato di polizia come fosse un giocattolo. Ma, a differenza di quel che accade nei romanzi polizieschi, la ragione può far luce solo su una piccola parte del mondo, e nell'incerto chiarore che regna ai suoi confini si insedia tutto ciò che è paradossale, casuale. Con questa zona oscura, che non si può dominare, anche Matthäi dovrà fare i conti. Accadrà a Mägendorf, mentre il föhn fa piombare sul villaggio, a grandi folate, un caldo innaturale, che eccita e incattivisce. Il corpo di una bambina, Gritli Moser, assassinata a colpi di rasoio, viene trovato da un ambulante, von Gunten. Tutti i sospetti ricadono su di lui, che dopo un interrogatorio di venti ore confessa, e si impicca nella sua cella. Per tutti il caso è chiuso, ma non per Matthäi. Gritlii ha confidato a un'amica di avere incontrato un gigante alto come una montagna, « pieno di piccoli porcospini », e lo ha disegnato. Una favola? Non per Matthäi: altri bambini sono in pericolo e il gigante dei porcospini sta per colpire ancora, ne è convinto. Per inseguire quel fantasma rinuncerà a tutto: alla sua immagine di investigatore glaciale, alla sua implacabile logica, al suo posto di commissario. E non esiterà a trasformarsi in benzinaio, a usare come esca una bambina, a sprofondare via via in un grandioso delirio ― ad attendere, inesorabile, che il Caso, cui non aveva mai creduto, gli consegni l'assassino.
Friedrich Dürrenmatt è stato uno scrittore, drammaturgo e pittore svizzero. Dopo un'infanzia piuttosto movimentata, durante la quale ebbe già problemi di alcolismo, droga e fumo, si diplomò nel 1941 e studiò filosofia e lingue germaniche a Zurigo e a Berna. Dopo la seconda guerra mondiale, ispirato dalla lettura di Lessing, Kafka e Brecht, iniziò a scrivere racconti brevi e pezzi teatrali. Le sue prime opere sono ricche di elementi macabri e oscuri, trattano di omicidi, torture e morte. Nei primi anni cinquanta si mantenne scrivendo romanzi come Il giudice e il suo boia e Il sospetto, che vennero pubblicati a puntate nei giornali. Nel 1956 ottenne fama internazionale con il dramma La visita della vecchia signora. Il dramma venne rappresentato a New York, Roma, Londra e Parigi e vinse numerosi riconoscimenti. Altri drammi di successo furono I fisici e La meteora rispettivamente degli anni 1963 e 1966. Muore il 14 dicembre 1990 in seguito alle conseguenze di un infarto; solamente un anno prima aveva pubblicato la sua ultima opera: La valle del Caos.