Venerdì 6 maggio alle ore 16, presso la Sala Salsi della Biblioteca Guanda torna la rassegna Il mestiere di scrivere: ospite di questo appuntamento è Valerio Cervetti che, attraverso il suo romanzo Novantotto – Un secolo di storie familiari (ed. Epika) guiderà il pubblico alla scoperta del genere del memoir. Facile da confondere con l’autobiografia, il memoir, che oggi sta vivendo un periodo di grande successo editoriale, più che all’esattezza storica e ai ricordi reali è legato alla verità emotiva e all’autenticità.
Un nonno racconta al nipote la vita di chi lo ha preceduto e i luoghi dove affondano le radici della sua famiglia. Riflettendo sul rapporto tra la storia e i singoli individui, dove i destini individuali e collettivi si intersecano e si influenzano, la narrazione si snoda fra le generazioni e gli accadimenti del secolo passato.
Cento anni, un tempo infinito, durante il quale ogni cosa può accadere in una grande famiglia. Qualcuno emigra per andare a lavorare in miniera in America e dopo sessant'anni, invece, qualcun altro ci andrà per studiare e per vivere un'altra esperienza di famiglia. Chi era sceso in strada per protestare per le condizioni di vita miserabili, diventerà uno che illumina il mondo con il suo lavoro di elettricista e poi si opporrà alla dittatura che è costretto a subire. Chi ha studiato, unico in famiglia, andrà in guerra, sarà fatto prigioniero e quando tornerà in patria vivrà lo spaesamento più angosciante. Aveva creduto nel riscatto sociale, si troverà disarmato di fronte a una Italia lacerata e tuttavia non perderà la speranza in un mondo migliore. A guerra finita, il lavoro intreccerà le vite di un uomo e di una donna; il loro figlio, miracolo d'amore, con la passione per la storia e per il racconto raccoglierà le tracce di ogni destino familiare.
Valerio Cervetti (1949) è nato e vive a Parma. Ha lavorato nell'ambito dei Beni Culturali, in particolare Biblioteche e Archivi. Autore di numerose pubblicazioni di storia locale, appassionato del melodramma, ha redatto la cronologia e altri studi sul Teatro Regio di Parma. Negli ultimi anni ha curato la pubblicazione di un volume dell'importante apparato iconografico dedicato a Giovanni Pascoli in occasione del centenario della morte del poeta; ha pubblicato, per i tipi di Battei, Monumenti di democrazia. Il racconto delle biblioteche, che riassume la sua esperienza lavorativa. Nel 2019 è uscito il volume di cui ha curato la parte storica, Bisognava provarci. Parma e la malattia mentale: dal manicomio ai servizi psichiatrici territoriali, insieme con Ilaria Gandolfi e Paola Gennari.
L’appuntamento è inserito nel programma di Argento Vivo di maggio 2022 ma aperto alla partecipazione sino ad esaurimento dei posti disponibili
Venerdì 6 maggio alle ore 16, presso la Sala Salsi della Biblioteca Guanda torna la rassegna Il mestiere di scrivere: ospite di questo appuntamento è Valerio Cervetti che, attraverso il suo romanzo Novantotto – Un secolo di storie familiari (ed. Epika) guiderà il pubblico alla scoperta del genere del memoir. Facile da confondere con l’autobiografia, il memoir, che oggi sta vivendo un periodo di grande successo editoriale, più che all’esattezza storica e ai ricordi reali è legato alla verità emotiva e all’autenticità.
Un nonno racconta al nipote la vita di chi lo ha preceduto e i luoghi dove affondano le radici della sua famiglia. Riflettendo sul rapporto tra la storia e i singoli individui, dove i destini individuali e collettivi si intersecano e si influenzano, la narrazione si snoda fra le generazioni e gli accadimenti del secolo passato.
Cento anni, un tempo infinito, durante il quale ogni cosa può accadere in una grande famiglia. Qualcuno emigra per andare a lavorare in miniera in America e dopo sessant'anni, invece, qualcun altro ci andrà per studiare e per vivere un'altra esperienza di famiglia. Chi era sceso in strada per protestare per le condizioni di vita miserabili, diventerà uno che illumina il mondo con il suo lavoro di elettricista e poi si opporrà alla dittatura che è costretto a subire. Chi ha studiato, unico in famiglia, andrà in guerra, sarà fatto prigioniero e quando tornerà in patria vivrà lo spaesamento più angosciante. Aveva creduto nel riscatto sociale, si troverà disarmato di fronte a una Italia lacerata e tuttavia non perderà la speranza in un mondo migliore. A guerra finita, il lavoro intreccerà le vite di un uomo e di una donna; il loro figlio, miracolo d'amore, con la passione per la storia e per il racconto raccoglierà le tracce di ogni destino familiare.
Valerio Cervetti (1949) è nato e vive a Parma. Ha lavorato nell'ambito dei Beni Culturali, in particolare Biblioteche e Archivi. Autore di numerose pubblicazioni di storia locale, appassionato del melodramma, ha redatto la cronologia e altri studi sul Teatro Regio di Parma. Negli ultimi anni ha curato la pubblicazione di un volume dell'importante apparato iconografico dedicato a Giovanni Pascoli in occasione del centenario della morte del poeta; ha pubblicato, per i tipi di Battei, Monumenti di democrazia. Il racconto delle biblioteche, che riassume la sua esperienza lavorativa. Nel 2019 è uscito il volume di cui ha curato la parte storica, Bisognava provarci. Parma e la malattia mentale: dal manicomio ai servizi psichiatrici territoriali, insieme con Ilaria Gandolfi e Paola Gennari.
L’appuntamento è inserito nel programma di Argento Vivo di maggio 2022 ma aperto alla partecipazione sino ad esaurimento dei posti disponibili.