La biblioteca comunale “Luigi Malerba” nasce dal programma per la realizzazione del Piano di Rigenerazione Urbana promosso dal Comune di Parma e finanziato dal Piano Periferie del Ministero degli Interni. Il progetto si sviluppa all’interno del complesso denominato Centro Civico Cinghio nel quartiere Montanara di Parma, un quartiere che vanta da sempre un forte senso di comunità, ed è strettamente connesso al “Distretto d’Eccellenza delle Arti Audiovisive”.
Il progetto nasce dalla volontà di sviluppare un’architettura capace di instaurare strette relazioni con il luogo ed i suoi abitanti. L’intenzione progettuale è stata di creare un edificio che potesse fungere da punto di riferimento per i residenti, che fosse legato alle abitudini del quartiere grazie ad un’architettura in dialogo con il sistema insediativo esistente e che mantenesse la sua identità di spazio di aggregazione, di incontri e di scoperta.
Nella realizzazione un ruolo fondamentale è stato attribuito alla riduzione dell’impatto ambientale dell’edificio, che ha ottenuto il certificato di “Edificio ad energia quasi zero (NZEB)” grazie ad un’architettura che fin dalle prime fasi di progettazione ha immaginato un involucro molto efficiente e incluso un sistema impiantistico per lo sfruttamento dell’energie rinnovabili.
Il nuovo volume, sviluppato a partire dai caratteri architettonici dell’edificio precedente, utilizza la verticalità come elemento di evoluzione, lasciando che siano i poligoni della copertura ad accogliere la sala di lettura, che si trasforma in luogo da esplorare.
Il nuovo tetto diviene una “casa sull’albero”, un elemento che nasce e si fonda sull’eredità del passato, appropriandosi tuttavia di una dimensione unica, legata all’immaginazione, alla fuga dall’ordinario e all’inconsueto.
L’articolazione degli spazi interni è fondata su principi di polifunzionalità e si traduce in un paesaggio mutevole, fatto di una sequenza di ambienti che variano per forma, proporzioni e atmosfere.
La biblioteca trova le sue “radici” al piano terra, dove una bussola d’ingresso dalla forma organica interrompe lo schema geometrico dell’edificio e accoglie i visitatori in un luogo “di mezzo”, un ambiente “sospeso” che prepara alla scoperta di una nuova architettura.
All’interno, le ampie vetrate invitano il giardino ad entrare e la vita della biblioteca ad uscire, in una relazione dinamica con il verde circostante.
Il piano terra è dedicato in particolare ai bambini, con ambienti dalle forme primordiali che creano un’insolita sequenza di spazi da esplorare.
Il percorso di scoperta verticale è definito da una scala interna dal forte impatto plastico e cromatico.
Il viaggio attraverso l’edificio si conclude nella grande sala di lettura ricavata nel volume del tetto, un ambiente inaspettato, un poetico “fuori scala” pensato per accogliere libri.
Architetto Paolo Montanari