Giovedì 11 Aprile alle ore 17.30, in collaborazione con Piccola Biblioteca Sociale e Biblioteca Cittadella Solidale, si terrà la presentazione del libro Un lungo, interminabile minuto Morte e vita di un fascista di Alfredo Ferrari, edito da Monte Università Parma. L'autore dialogherà con Gino Reggiani e Marta Corradi. Letture dal libro di Susanna Siviero e Paolo Consigli.
Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili.
Sono molte le domande che affiorano tra le pagine di Un lungo, interminabile minuto, il nuovo romanzo di Alfredo Ferrari, in cui l’autore compie un notevole lavoro di recupero della figura del padre Ettore, esponente di spicco del Fascio parmense. Fulcro di tutta la narrazione è, inevitabilmente, il tema della memoria, non solamente intesa come l’atto di ricordare ma anche di dimenticare, o, meglio, di scegliere cosa dimenticare: quando sentiamo il bisogno di piegare il ricordo alle nostre esigenze? E quando, invece, è la memoria stessa ad affliggere le nostre vite, a schiacciarci sotto il peso della realtà?
In questo viaggio a ritroso nel tempo, e nella memoria appunto, le vicende storiche, dalla Grande guerra all’avvento del fascismo, dalla guerra di Etiopia alla Repubblica di Salò, si fondono con l’immenso sforzo narrativo compiuto da Ferrari, che si mette alla ricerca di risposte incastrate in un tempo lontano e oscuro, in una sera sospesa dell’autunno del 1944, quando Annibale, caro amico del padre, bussa alla porta di Ettore, segnando per sempre le loro vite. Da qui prende avvio un racconto densissimo, declinato attraverso le voci di uomini e donne, imprenditori e contadini che ci restituiscono uno spaccato della campagna parmense del Novecento, un racconto che si dilaterà nelle settimane, nei mesi, negli anni a venire.
Con questo romanzo, Ferrari non provoca solo se stesso, andando a scavare in ciò che più intimamente ha segnato la storia della sua famiglia, ma provoca soprattutto il lettore, invitandolo ad accogliere il dubbio, a investigare una realtà che sia scevra da ogni tipo di manipolazione o edulcorazione, e a trasformarla in qualcosa davanti a cui, in futuro, auspicabilmente, non si sentirà più il bisogno di abbassare lo sguardo.
In questo nuovo romanzo, Alfredo Ferrari attua un lavoro di recupero della figura del padre Ettore che fu un esponente importante del Fascio parmense. Nel suo viaggio indietro nel tempo e nella memoria le vicissitudini storiche, incentrate sul periodo fra la prima guerra mondiale e le ultime battute del regime fascista con la nascita della Repubblica di Salò, si intrecciano con il grande impegno narrativo compiuto dell'autore che si cimenta nella ricerca di risposte nascoste in un tempo lontano e oscuro. Su questa ricerca si innestano il racconto e le voci di uomini e donne, imprenditori e contadini, che danno vita ad uno spaccato della campagna parmense del Novecento.