"Solo cose belle" è il tema della seconda edizione di Parma Moving Festival, festival di danza e arti performative negli spazi pubblici della città promosso da Europa Teatri, in programma dal 16 al 20 settembre con la direzione artistica di Daniele Albanese. Spettacoli, creazioni site specific, talk compongono il programma del Festival, il cui punto nodale e identitario è quello di avvicinare il pubblico ai linguaggi della danza, proponendo artisti del panorama italiano tra i più interessanti per la loro raffinata ricerca. Gli spettacoli saranno disseminati in piazze e luoghi all’aperto, e tre si terranno nelle biblioteche della città:
Martedì 17 settembre, alle ore 17, nel cortile della Biblioteca Civica, Lucia Palladino, artista transdisciplinare e ricercatrice nei campi della performance, della coreografia e della scrittura, presenta Correspondances into the forest, un invito alla pratica dell’ignoto che si sposta non appena viene nominato, esercizio di lotta di resistenza contro il sistema di produzione capitalista che domina l’intero sistema di conoscenza. Il linguaggio verbale viene indagato da un punto di vista ontologico, ossia come questo diventa produttore di conoscenza.
Alle ore 18.15 alla Biblioteca di Alice, al Parco Ducale, Dehors/Audela presentano Mentre tutti intorno fanno rumore, concept di Salvatore Insana e Elisa Turco Liveri, coreografia Elisa Turco Liveri, con Alice Ruggero, Andrea Sassoli, Cecilia Ventriglia, versione outdoor del secondo frammento del progetto Aporie, nato nel 2019 grazie al sostegno del CNDC La Briqueterie di Parigi. Frutto di una serie di esperimenti, adattamenti e sospensioni temporali, Mentre tutti intorno fanno rumore si colloca nello spazio infrasottile tra pelle e abito, il tessuto che contemporaneamente separa e connette, cercando la stessa possibile relazione tra i corpi in movimento e lo spazio/paesaggio attraversato, negoziando e dissolvendo la distinzione tra interno ed esterno.
Giovedì 19 settembre, alle ore 18 alla Biblioteca Pavese, C.G.J. Collettivo Giulio e Jari presenterà “Fuego”, un formato coreografico e sonoro che si nutre di un continuo divenire, declinando sviluppi, intenzioni e slanci in un flusso costante. Elementi sciamanici e ipnotici sono integrati per creare un'esperienza immersiva, influenzando movimenti e percezioni. Questa interazione tra corpo e suono evoca una trance collettiva, trascende la realtà quotidiana e invita ad un viaggio interiore trasformativo.
A seguire, già ospiti della prima edizione del Festival, il filosofo Maurizio Zanardi e Alessandro Pontremoli, professore ordinario di Discipline dello Spettacolo all’Università degli Studi di Torino, a partire dai loro rispettivi e differenti ambiti di ricerca attorno alla danza, saranno i protagonisti del Talk “La danza e il potere”.