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Premiazione "Un libro da raccontare" e "Letto, riletto e riscritto" edizione 2022/2023

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Premiazione concorsi Civica 2023 sito

 

Martedì 30 maggio si è svolta al Centro Cinema Lino Ventura la cerimonia di premiazione dei due progetti che la nostra biblioteca da anni propone alle scuole secondarie di secondo grado: "Letto, riletto e riscritto", incentrato sulla produzione di varianti e aggiunte narrative a un testo, e "Un libro da raccontare", dedicato alla realizzazione di booktrailer o video poesie.

I vincitori si sono aggiudicati uno zaino e libri delle Biblioteche del Comune di Parma, parte del bando “Leggere crea indipendenza” di Fondazione Cariparma.

 

Letto, riletto e riscritto

 

I classificata: Vittoria Gorreri
I H Liceo Artistico Paolo Toschi 

C’è una idea forte e precisa, nello scritto di Vittoria, che articola il mondo in un sotto e in sopra e nel trascorrere continuo fra i due piani, dalla vita alla morte e viceversa, un trascorrere circolare e ricorsivo. E in questo movimento appare anche, inaspettata, una ragione vera e razionale del legame fra la lotteria e l’abbondanza del raccolto. Un legame che sembrava risiedere solo nella superstizione. Dietro al nulla della tradizione dove le cose accadono perché sono già accadute si celava un altro mondo. Un mondo vero fatto di vere cause ed effetti. I corpi dei morti concimano i campi e danno nuova vita. Ma la potenza del racconto di Vittoria sta nella vertigine di questo trasmutarsi continuo passando dal sotto al sopra, dalla morte alla vita e viceversa e in cui diventa difficile situarsi su un solo piano: diventa difficile sapere se siamo sopra o sotto, se siamo morti o vivi e soprattutto se siamo corpo o spirito. Tutto subisce inversione, trascorre nel suo contrario. Al centro del racconto la vertigine si fa assoluta e ci chiama. Dice lo strano essere che si prende cura di Tessie: “Ora prenderò il tuo corpo e lo libererò dalla tua anima”. Una rivoluzione rispetto a tutta la cultura occidentale che ha preteso il contrario: Liberare l’anima dal corpo.

 

II  classificata (pari merito): Lucia Zanni

II Liceo Scientifico G. Marconi 

Il racconto di Lucia non è abitato dagli individui, ma dalle potenze della vita: il male, la morte, la ribellione. E’ abitato non da individui, ma da molteplici moltitudini, da gruppi di individui: gli anziani, i giovani. Abitato ancora dalla inestricabile matassa della comunità: o tutti o nessuno dicono i giovani. Il racconto è infine costruito dagli eventi come manifestazione dello spirito della comunità: la rivolta, la lotteria, la rivolta della lotteria. Dunque lo spirito della comunità, lo spirto della storia che va facendoci al di là del volere individuale. Ma soprattutto lo spirito che si fa, si manifesta e si rende oggettivo perché è racconto ed raccontato. La lotteria e la rivolta della lotteria è il racconto dei ragazzi diventati adulti che si può raccontare perché il primo racconto della lotteria, cessando, li ha risparmiati.

 

II  classificati (pari merito): Marco Orlandini, Entoni Broshka, Raffaele Spena, Federico Maradini

I A Liceo Scientifico Bertolucci

Il nuovo finale è scritto a quattro mani e comporta una radicale inversione del sistema narrativo. Veniamo presi per mano e condotti fuori dall’assurdo, dalla atmosfera allucinata e senz’aria della lotteria dove gli individui vivono come automi, inconsapevoli. Summers e Warner non sono altro che truffatori, comuni delinquenti, costretti alla resa, costretti alla fuga dalla crepa che l’urlo di Nancy provoca nel racconto. Uccidevano per appropriarsi delle eredità. La polizia entra in scena e può occuparsene. Sono perseguibili. In un mondo in cui la distinzione fra bene e male era sfumata o inesistente ora, il male, oggettivamente riconoscibile, fa irruzione e ci riconduce alla normalità. La normalità e la banalità di una realtà in cui il male può essere nominato. E ora finalmente ci sentiamo a casa.

 

III classificata (pari merito): Alice Camera

I E Liceo Scientifico Bertolucci

 

III classificata (pari merito): Sara Pedinotti

 II E Liceo Scientifico G. Marconi 

 

IV classificata (pari merito): Alice Nanni

I F Liceo Scientifico Bertolucci

 

IV classificata (pari merito): Alessandro Di Fraia

I S Liceo Scientifico Bertolucci

 

IV classificat0 (pari merito): Veronica Verecondi

I H Liceo Artistico Paolo Toschi 

 

Un libro da raccontare

Categoria videopoesia

 

I classificato: Giovanni De Grandi

III F Liceo Scientifico G. Marconi

"Versicoli quasi ecologici" di Giorgio Caproni

Caproni scrive un inno alla terra e alla natura e quasi, perché infine ne emerga tutta la bellezza, si augura la scomparsa dell’uomo. Questa immagine che ci costringe a visualizzare il nostro pianeta senza l’uomo comunica immediatamente un senso di bellezza e di armonia, un riemergere della bellezza dal caos e dalla prepotenza. Questo tragitto, dalle invocazioni iniziali di Caproni fino alla pace che sentiamo immaginando il mondo privato di qualsiasi artificio e che ritorna, tutto, alla natura é la parabola perfettamente sostenuta e descritta dalla narrazione per immagini composta da Giovanni De Grandi.

 

Un libro da raccontare

Categoria booktrailer

 

I classificati: Gabriele Speroni, Lavinia Ierardi, Marcello Curà, Victoria Horoshko

I D Liceo Scientifico Bertolucci

"Uno, nessuno e centomila" di Luigi Pirandello

Nel trailer si oppongono, si conciliano e si sostengono due registri espressivi che conducono lo spettatore all’interno del dilemma del protagonista. Un primo registro lo possiamo definire dell’intermittenza. Le immagini compaiono, arrivano a definizione e poi svaniscono, si dissolvono nel buio. Intramezzate ancora dalle intermittenze del monologo interiore, delle voci intorno e del racconto del narratore. Questo registro baluginante ben sottolinea la frammentazione del sè . Un sé sfocato che tende a svanire e a disgregarsi. Poi il registro della permanenza e della fissità: ecco Vitangelo davanti ad uno specchio che contempla se stesso. Ciò che si oppone all’impermanenza è qui un rispecchiamento prolungato, ossessivo, sulla propria immagine, alla ricerca del proprio sé autentico. E qui ancora consideriamo che la contemplazione ossessiva di sé può portare ad ulteriore disgregazione, ma forse anche rappresenta una via di salvezza. Qui sta, fra questi due registri, la lotta titanica della ricerca di un sé ricomposto fra intermittenza e permanenza.

 

II classificati (pari merito): Livio Cavalli, Sofia Schianchi

III F Liceo Scientifico G. Marconi

"Lo squalificato" di Osamu Dazai

È di fronte, lo squalificato, al suo accusatore l’uomo, l’uomo comune, l’altro, che lo invita a giustificarsi. E inizialmente si giustifica lo squalificato, guarda l’altro, gli parla, in poche battute ricostruisce il tentativo fallito d’essere come lui, come l’altro, come tutti gli altri. Dell’inutilità di questo adeguarsi agli altri ora è convinto, sembra sicuro, certo, certissimo tanto che l’altro scompare e gli occhi si distolgono e guardano avanti, guardano fermi verso di noi, forse, o forse dentro al proprio abisso. Le parole sono più sicure ora, quasi capaci di definire una propria identità, vantano una passione per la morte, la ricerca di una solitudine voluta e cercata come unica condizione possibile. Ma poi una crepa, di nuovo. “La mia vita è stata una vita di grande vergogna”. E qui di nuovo irrompono gli altri come una folla che gli ruba ogni dignità, come un inferno.

 

II classificati (pari merito): Sofia Bertoloetto, Emma Maci, Cesara Ceku

I B Liceo Scientifico Bertolucci

"Illuminae" di Amie Kaufman e Jay Kristoff

Scandito da un ritmo serrato il video mostra anche una particolare perizia nel montaggio e nella scelta delle immagini. La scelta delle immagini colpisce perché accosta diversi registri: dal materiale tecnico e documentale, che lascia intravvedere un mondo meccanizzato che va al di là dell’uomo, ad immagini che al contrario introducono l’immediatezza dei sentimenti umani. Sono ripetute le immagini scelte e proposte con ritmi diversi e quindi sostengono un climax molto efficace. La ripetizione e il climax sono dunque il segno di un mondo sull’orlo dell’abisso: la ripetizione come segno de mondo meccanico e il climax come simbolo della speranza affidata all’uomo e alla sua capacità di intraprendere cammini di coraggio e di salvezza.

 

III classificati (pari merito): Chiara Casaretti, Ilaria Gallerani, Emma Queirolo

III F Liceo Scientifico G. Marconi

"Eppure cadiamo felici" di Enrico Galiano

 

III classificati (pari merito): Matilde Carra, Elena Cavatorta, Agata Tarana, Alessandro Prenga

I D Liceo Scientifico Bertolucci

"Come uccidono le brave ragazze" di Holly Jackson

 

III classificati (pari merito): Diego Ilariuzzi, Elisa Gherardi

I M Liceo Scientifico Bertolucci

"Kitchen" di Yoshimoto Banana

Biblioteca Civica - V.lo Santa Maria 5, 43125 Parma (PR)

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