- Un albero? Ho guardato Leila incredulo. Lei ha annuito. - Un witkaree. Nome scientifico: Rhus pendulina. - Piacere di conescerti Albero, ho detto io. L'albero se ne stava lì muto e un pò intristito dal caldo del primo mattino. - E'a rischio di estinzione? - Non proprio...

Nell'immensa foresta è tutto uno strisciare, un brulicare, un gracidare, un rosicchiare. Ma un giorno ecco alzarsi in cielo una strana colonna di fumo...

Tutto cominciò quando un gabbiano smise di cantare. Allora anche gli altri uccelli smisero di cantare. I gatti si rifiutarono di miagolare. E i cani di abbaiare. Non si sentì più il ronzio degli insetti..

La signora Frisby era una una topolina di campagna. Viveva con la sua famiglia in una tana sotterranea nell'orto di un contadino che si chiamava Fitzgibbon. Era una tana invernale, di quelle dove si rifugiano i topo di campagna quando il cibo è scarso.

Io so cosa vuole dire essere piccoli in città, la gente non ti vede e i rumori forti possono spaventarti e sapere cosa fare a volte è difficile. Ma io ti conosco. Ce la farai.

Tanto tempo fa, prima che l'uomo facesse la sua comparsa, la terra e il mare provavano un grande senso di vuoto, di struggimento. All'improvviso il mare fu invaso da una melodia che incuteva timore, un canto che aveva dentro di sé l'eternità... la sagoma scura si sollevò. Era una balena gigantesca.

Ci sono sette cani che aspettano davanti a uno studio cinematografico. Devono fare un provino. Per una commedia. La storia di una coppia che si separa e litiga per decidere chi terrà il cane Birbante. E' divertente, pare.

- Questo è Mordispiace, il mio figlioletto affidatario, disse zia Fida. - Piange tanto perché non è stato invitato alla festa. - E perché non l'hanno invitato? chiese Pluk. - Beh... vedi... lui morde. - Perchè morde? - Sai è un bambino difficile perché è stato cresciuto dagli orsi in Canada.

Era l'ultima settimana di agosto e Nino stava a casa dei nonni... Aveva un pò di malinconia perché sapeva che lì non ci sarebbero stati altri bambini con i quali giocare. Anche se a Nino sembrava che le ore di quella domenica non passassero mai. Poi venne la volpe e cambiò tutto.

Benvenuto nel mio ultimo quaderno. Mi chiamo Olga. Potresti aver già sentito parlare di me, visto che ho scoperto un'affascinante nuova specie: l'OLGAMUS RIDICULUS.

- I grandi non vogliono ascoltare i bambini, pensava Francesco guardando fuori dal finestrino mentre la sua macchina si allontanava sempre di più da casa sua. - Loro decidono e basta e tu non puoi fare altro che accettarlo anche se non sei d'accordo. Ma io non ci sto!

Tocca il mio naso umido/ e vieni più vicino/ Passa un dito sopra/ al baffo verso il basso/ e vieni avanti un passo/ Massaggia le due guance/ una e l'altra insieme/ Ora fammi un grattino/ come si conviene/ mentre tiro le orecchie/ piatte piatte indietro.

Neve sul monte/ lascia le impronte/ neve in collina/ solo farina/ neve in pianura/ tanto non dura/ neve in città si scioglie già!